Radiodervish & Giorgia Santoro – 31 Marzo
Martedì 31 marzo 2026 Teatro “Radar” (Concerto Evento)
ore 21:00
RADIODERVISH & Giorgia Santoro
“Cuore Meridiano”
Giorgia SANTORO – flauto
Nabil SALAMEH – voce, chitarra
Michele LOBACCARO – chitarre, basso, cori
Alessandro PIPINO – tastiera, fisarmonica, cori
Pippo D’AMBROSIO – batteria, percussioni
CUORE MERIDIANO. Un viaggio musicale attraverso il Mediterraneo come spazio di pensiero, di suoni, di poetica e di umanità. I Radiodervish tornano sul palco con “Cuore Meridiano”, un concerto che intreccia i brani inediti e le reinterpretazioni del nuovo album con le canzoni più celebri del loro repertorio, per dare voce a una narrazione che attraversa il tempo e le culture.
In un periodo segnato da conflitti e ingiustizie, la musica diventa strumento di resistenza e di memoria. “Cuore Meridiano” è un omaggio ai maestri che hanno ispirato il cammino artistico dei Radiodervish: dagli Area con la loro denuncia politica in “Luglio, agosto, settembre (nero)”, al raffinato lirismo di Georges Moustaki, dalla profondità filosofica di Franco Battiato alla potenza evocativa di Idir e della tradizione berbera. Ogni brano riletto e reinterpretato si fa specchio del nostro presente, con arrangiamenti inediti capaci di esaltare la carica poetica e musicale di queste grandi opere. Accanto a questi tributi, lo spettacolo presenta anche “Giorni senza memoria”, un brano inedito che affronta il tema dei genocidi dimenticati, unendo il respiro della ballata alla forza del rock. La voce di Nabil Salameh e le sonorità del gruppo costruiscono un ponte tra passato e presente, richiamando alla necessità di custodire la memoria come atto di giustizia e consapevolezza. Il concerto diventa così un’esperienza immersiva, un incontro tra orizzonti musicali e storie umane, dove il Mediterraneo si rivela non solo come luogo geografico, ma come dimensione culturale, come crocevia di identità e di resistenze. “Cuore Meridiano” è un invito a riconnettersi alle radici profonde di un mare che unisce, anziché dividere, che accoglie invece di escludere, che racconta invece di cancellare.
RADIODERVISH, sono una delle realtà più profonde e originali della scena musicale italiana ed euro-mediterranea. Da oltre venticinque anni incarnano una visione del mondo che fa dell’Italia – e in particolare della Puglia – un ponte vivo tra l’Europa e il Mediterraneo, tra Oriente e Occidente, tra il passato e i futuri possibili. Nati nel 1997 dall’incontro artistico tra Nabil Salameh, autore e voce poetica di origini palestinesi, e Michele Lobaccaro, raffinato compositore e autore, i Radiodervish si sono imposti come precursori della world music in Italia, dando vita a un originale Cantautorato Mediterraneo: una musica che unisce sonorità arabo-mediterranee, influenze persiane, liriche sufi, il pop d’autore italiano e le melodie del Levante, con testi in arabo, italiano, inglese, francese e spagnolo. Elemento fondamentale della creatività del gruppo è il talentuoso Alessandro Pipino, musicista e compositore dalla straordinaria sensibilità sonora, che ha contribuito a plasmare l’identità musicale della formazione, grazie alla sua abilità nell’intrecciare strumenti tradizionali ed elettronici, suoni ancestrali e modernità.
A completare l’alchimia del quartetto è Pippo D’Ambrosio, percussionista e batterista dal tocco versatile e coinvolgente, che con la sua ritmica eclettica ed evocativa aggiunge profondità e dinamismo alle sonorità del gruppo. Nel corso della loro lunga carriera, i Radiodervish hanno collaborato con grandi nomi della musica come Franco Battiato, Antonella Ruggiero, Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Jovanotti, Stewart Copeland e Noa. Hanno portato il loro messaggio musicale in alcuni dei più prestigiosi teatri e festival del mondo: dal Théâtre de l’Olympia di Parigi all’Opera House del Cairo, da Beirut a Gerusalemme, da Bruxelles fino a tanti angoli poetici e feriti del Mediterraneo, sempre con lo sguardo rivolto al dialogo, alla pace, all’umano. I Radiodervish sono, oggi più che mai, una voce migrante, una navigazione musicale che tocca le sponde della memoria, dell’esilio e della speranza. Le loro canzoni sono mappe emozionali che parlano al presente e lo attraversano con grazia, intensità e con una forte visione per una nuova cultura mediterranea.
Giorgia SANTORO è flautista e compositrice salentina, docente di flauto presso il Conservatorio di Monopoli, la sua carriera è costellata da esperienze nella musica classica, contemporanea, jazz e tradizionale. E’ fondatrice del progetto musicale La Cantiga de la Serena e ideatrice e direttrice artistica del Festival Il Cammino Celeste e della rassegna musicale tutti SOLO.